Quando si è un po’ filosofi non si sogna mai a caso.
Ero una specie di Diogene con una lampada da 2000 Watt in mano, una macchina fotografica e cercavo in un posto che poteva essere Milano.
Sento una voce nella nebbia che mi fa:
Marx: "Così non fotograferai mai niente!"
G: "Chi siete?"
E lui:
Marx: "Un tedesco di passaggio."
Ah, penso io, il solito pessimista della scuola di Francoforte.
Macché. Esce dalla nebbia un bel signore con la barba che mi fa:
Marx: "Piacere, Carlo Marx."
Ohhhhhh…
Marx: "Vedi ragazzo…"
Come ragazzo? Mi chiaman tutti compagno e arriva questo e cambia il vocabolario un’altra volta?
Marx: "…non basta una macchina fotografica con gli obiettivo giusti. Tu sbagli i tempi. Credimi, io ho una certa esperienza della roba che si muove."
E questo è vero!
Marx: "Dunque: come si muoveva il tutto ai miei tempi? Qui il capitale, qui le classi, qui la borghesia ecc., ecc."
E io:
‘FLASH’
Simpatico Marx quando si scalda eh? Però mi permetto di dirgli:
G: "Anche noi, anche noi: capitale, classi, borghesia…" ‘FLASH’
Marx: "Bravi!"
G: "Grazie."
Ho capito dopo che per lui bravi voleva dir coglioni! Affettuosamente si intende! L’ho capito dal seguito.
Marx: "Bravi, la borghesia non c’è più, o meglio, non conta, sbriciolata!"
E no eh? Qui mi incazzo! Un momento, non c’è più. Oh Dio, non c’è più la borghesia. Che detto da lui fa anche rabbia perché uno dice: allora c’ha preso per il culo fino adesso! No scusa!
G: "No scusa Marx i padroni eh? I capitalisti?"
E lui bello, con quegli occhi che vedono tutto:
Marx: "I padroni, i capitalisti non li vedo, nel senso che stanno diventando impersonali."
G: "Ma puttana miseria, io ho bisogno di aggrapparmi a qualcosa, ho bisogno di punti fermi!"
Marx: "Allora dovevi sognarti Gesù!"
G: "Già fatto grazie. Ma mi dica maestro la lotta di classe…"
Marx: "La lotta di classe…"
G: "Lasciami almeno la lotta di classe!"
E lui calmo:
Marx: "La lotta di classe…"
G: "Più svelto maestro, dai!"
Marx: "La lotta di classe sarebbe ancora giusta…"
G: "Oh, meno male!"
Marx: "… se fossero chiare le classi!"
G: "Come non son chiare le classi? Uhè, allora non sei marxista? Eh? Scusa se mi incazzo Marx ma mi sembri un po’ spappolato eh? E l’imperialismo eh? L’imperialismo dai, dai, su? L’imperialismo?
Svelto dai, è l’età, ma svelto su Marx."
Marx: "Ne parlavo col Lenin. E’ lassù che lo guarda, lui c’è fissato. Dice che ne ha un’immagine un po’ sfuocata… parla di pax, di pax americana. Dice che la pace è peggio della guerra."
G: "Sì, questo l’ha detto anche il mago delle carte prima, ma poi cosa guardi, cosa guardi ora se non c’è più niente eh?"
Marx: "Non è vero che non c’è più niente! I nemici ci sono più di prima, solo che si presentano in un altro modo, è tutto più… la vedi la produzione? Era così, una bambina. Com’è cresciuta eh? Che salute? Mela ricordo io, una bambina con i padri che: fai questo, fai quello! Roba da matti. Una donna, autonoma, va da sé, va da sé. Bisogna fare qualcosa…"
Tira fuori la sua Laica col soffietto e…
‘FLASH’
Marx: "…bisogna fare qualcosa… ‘FLASH’, …ah ho capito… ‘FLASH’, …è tutto più… ‘FLASH’, …interessante… ‘FLASH’, …ho capito, è tutto più… è tutto più…"
E il vecchio se ne andò ancheggiando lasciandomi nell’angoscia più totale…
G: "Il rullino! Il rullino! Non andare via, il rullino spediscimelo!"
Maledetto, testardo, fissato, anche con l’arteriosclerosi viene qui, vede che tutto si muove e scatta un cinquecentesimo… è una mania, una mania, c’avevo le idee così chiare, così precise…
Scrivimi, scrivimi qualcosa! Che sennò magari tra una decina d’anni uno si alza e senza saperlo una mattina si trova li davvero senza borghesia, senza classi, senza padroni… e nella merda più di prima!!!
INTRODUZIONE
Nella penombra della scena la sveglia suona come sempre.
L’attore ha un sobbalzo. Non ha bisogno di vederci, sa già dov’è la suoneria che deve arrestare.
Leggi antichissime regolano minutamente i suoi gesti!
La sedia è a 80 centimetri: mezzo giro a destra, due passi avanti.
Ogni secondo si stampa uguale, perfetto, senza sbavature.
Tra pochissimo anche gli altri personaggi prenderanno posto senza intaccare minimamente l’ordine prestabilito. Lui lo sa benissimo.
Il meccanismo regolato e perfettamente oleato della sua vita non muta!
La chanteuse de renom Rihanna et le rappeur A$AP Rocky ont récemment fait la une des journaux du monde entier en dévoilant le nom de leur deuxième enfant.
Avec son riche héritage culturel et sa scène musicale dynamique, Paris offre un paysage sonore unique qui continue de captiver les mélomanes du monde entier.
Il vient de loin, d'une terre riche de culture et de traditions millénaires, une terre qui surplombe le Pacifique, mais qui se baigne aussi dans les Caraïbes et qui ces dernières années est surtout connue pour les terribles nouvelles liées au trafic de drogue
C'était le 5 avril 1980 quand un groupe inconnu et sans nom a joué dans une église désacralisée de la ville universitaire d'Athens en Géorgie. À peine deux semaines plus tard, ils ont choisi un nom R.E.M. , et ilt ont sortiun single et en 1983 un album "Murmur".
Avec 7 albums à leur actif, le groupe est une source d'inspiration et de créativité au niveau mondial, au cours de ces 20 années il n'a cessé d'influencer le paysage musical et de créer des tendances.
Nous continuons donc à voir un balancement entre les festivals d'été et non, nous devons les annuler car nous ne pouvons pas garantir la sécurité.
Il sont 7, ils ont presque tous la vingtaine, ils aiment le post-rock et aussi expérimenter différents sons. Plus qu'un groupe, Black Country est une communauté.
J'ai l'impression qu'avant d'aborder le sujet traité dans cet article je dois faire une prémisse: le reggaeton n'est pas vraiment mon genre préféré, il se réfugie dans un rythme très banal avec des textes que 99% du temps décrivent la femme comme un objet disponible à l'homme macho.
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En mars 2020, l'industrie de la musique a réalisé qu'elle devrait se réinventer pour survivre aux règle dictées par presque tous les gouvernements pour tenter d'endiguer la catastrophe sanitaire créée par l'épidémie de coronavirus.
Il nous a quittés à l'âge de 81 ans, Phil Spector. Il était un producteur et compositeur, l'une des plus grandes personnalités dans le domaine de la musique pop rock des 60 dernières années
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